extrasistole durante sforzo fisico

Le extrasistole, comunemente note come "battiti extra" o "palpitazioni", sono contrazioni premature del muscolo cardiaco. Sebbene possano verificarsi in qualsiasi momento, la loro comparsa durante lo sforzo fisico è un argomento di particolare interesse e talvolta di preoccupazione. Comprendere le cause, i sintomi e le implicazioni delle extrasistole durante lo sforzo fisico è fondamentale per chiunque pratichi attività sportiva, a livello amatoriale o agonistico.

Le extrasistole durante lo sforzo fisico sono battiti cardiaci che si verificano in anticipo rispetto al normale ritmo sinusale, in concomitanza con un'attività fisica. Possono originare dagli atri (extrasistoli atriali) o dai ventricoli (extrasistoli ventricolari). Durante l'esercizio, il cuore aumenta la sua frequenza e la sua forza di contrazione per soddisfare la maggiore richiesta di ossigeno da parte dei muscoli. In questo contesto, il sistema elettrico cardiaco può occasionalmente generare impulsi anomali, dando origine a queste battute premature.

È importante distinguere tra extrasistoli occasionali e quelle che si presentano in modo prolungato o associato a sintomi significativi. La maggior parte delle persone sperimenta extrasistoli in diversi momenti della vita, e spesso non sono motivo di allarme. Tuttavia, la loro comparsa sotto sforzo richiede un'attenzione particolare per valutare la causa sottostante.

Le cause delle extrasistole durante lo sforzo fisico possono essere molteplici e spesso interconnesse. Tra le più comuni troviamo:

• Condizioni Cardiache Sottostanti: In alcuni casi, le extrasistoli da sforzo possono essere il segnale di patologie cardiache strutturali, come cardiomiopatie, malattie delle valvole cardiache o cardiopatia ischemica. Queste condizioni possono alterare la normale conduzione elettrica del cuore.
• Squilibri Elettrolitici: Alterazioni nei livelli di potassio, magnesio e calcio nel sangue possono influenzare l'eccitabilità del muscolo cardiaco, favorendo l'insorgenza di extrasistoli, soprattutto quando il corpo è sotto stress fisico.
• Stress e Ansia: L'impatto psicologico dello sforzo, soprattutto in competizione, può stimolare il sistema nervoso simpatico, che a sua volta può influenzare il ritmo cardiaco.
• Fattori Ambientali: Caldo eccessivo, umidità elevata o altitudine possono aumentare lo stress sul sistema cardiovascolare e contribuire alla comparsa di extrasistoli.
• Stile di Vita: Consumo di caffeina, alcol, fumo e alcuni farmaci possono agire come fattori scatenanti per le extrasistoli, anche durante l'attività fisica.
• Allenamento Eccessivo (Overtraining): Un carico di allenamento eccessivo, senza un adeguato recupero, può portare a uno squilibrio fisiologico che si manifesta anche con aritmie.

Un esempio reale potrebbe essere un atleta che, dopo un lungo periodo di allenamento intenso senza pause adeguate, inizia a percepire battiti irregolari durante le corse più lunghe. In questo scenario, l'overtraining e possibili squilibri elettrolitici potrebbero essere i colpevoli.

Le extrasistole durante lo sforzo fisico possono essere percepite in modi diversi. Alcune persone non avvertono alcun sintomo e le extrasistoli vengono scoperte casualmente durante un elettrocardiogramma (ECG). Altre, invece, possono avvertire:

• Una sensazione di "mancato battito" o "tonfo" al petto.
• Una successiva "battuta" più forte o irregolare.
• Palpitazioni, ovvero la percezione del proprio battito cardiaco in modo accelerato o irregolare.
• Talvolta, una sensazione di affaticamento o affanno durante lo sforzo.

È fondamentale consultare un medico, in particolare un cardiologo, se le extrasistole durante lo sforzo fisico sono:

• Frequenti e abbondanti.
• Associato a sintomi come dolore al petto, vertigini, svenimenti (sincope) o forte dispnea.
• Si verificano in presenza di una storia nota di malattie cardiache.
• Interferiscono significativamente con la capacità di svolgere l'attività fisica.

Un professionista sanitario può eseguire esami specifici come l'ECG a riposo, l'ECG da sforzo (test ergometrico) e l'Holter pressorio o cardiaco (monitoraggio delle 24 ore) per valutare l'entità del problema e identificarne la causa.

La gestione delle extrasistole durante lo sforzo fisico dipende dalla loro causa e dalla presenza di sintomi o altre patologie cardiache. In molti casi, se le extrasistoli sono benigne e asintomatiche, non richiedono un trattamento specifico. Tuttavia, è essenziale adottare un approccio proattivo:

• Valutazione Medica: Il primo passo è sempre una visita cardiologica per escludere cause patologiche serie.
• Modifiche dello Stile di Vita: Ridurre il consumo di caffeina e alcol, smettere di fumare, migliorare la gestione dello stress e garantire un sonno adeguato possono fare una grande differenza.
• Idratazione e Alimentazione: Mantenere un corretto equilibrio elettrolitico attraverso una dieta equilibrata e un'adeguata idratazione, soprattutto durante e dopo l'attività fisica, è cruciale.
• Programmazione dell'Allenamento: Un piano di allenamento ben strutturato, che preveda fasi di carico e recupero adeguate, può prevenire l'overtraining. Gradualità nell'aumento dell'intensità e del volume è la parola d'ordine.
• Monitoraggio: In alcuni casi, il medico potrebbe consigliare un monitoraggio periodico, magari tramite smartwatch con funzionalità ECG, per tenere sotto controllo eventuali variazioni.
• Terapia Farmacologica: Solo nei casi più sintomatici o legati a specifiche aritmie, il cardiologo potrebbe prescrivere farmaci antiaritmici.

Un atleta che riscontra extrasistole durante gli allenamenti intensi potrebbe beneficiare di una revisione del proprio piano di allenamento con un preparatore atletico qualificato e di un'analisi della propria dieta per assicurarsi un apporto sufficiente di minerali essenziali.